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È possibile impedire l'attacco di carpocapsa in frutticoltura ricorrendo all'ausilio di reti di protezione e di reti antigrandine?

OB-ök-09-3

La regolazione della carpocapsa in agricoltura biologica svolge un ruolo molto significativo. La confusione sessuale, i nematodi ed i preparati a base di virus non sempre sono in grado di ridurre l’attacco ad una soglia che sia economicamente sopportabile. Le prime esperienze in Francia con l’applicazione delle reti di protezione forniscono dei risultati impressionanti (0 % di attacco) in appezzamenti che presentavano per diversi anni una pressione di attacco molto elevata nonostante venissero effettuati i tradizionali trattamenti con insetticidi chimici. La copertura di singole file con delle reti, come è stato realizzato con successo in Francia, non è praticabile nelle nostre condizioni di coltivazione. Una copertura di questo tipo dovrebbe essere rimossa più volte per effettuare le tradizionali pratiche colturali. Nelle condizioni di coltivazione dell’Alto Adige è però possibile optare per l’alternativa delle reti antigrandine. Nelle zone più sensibili all’attacco di carpocapsa nella fase di messa dimora di nuovi impianti è possibile prevedere la completa chiusura laterale delle reti antigrandine, sia che esse siano già presenti o previste, così da poter evitare una immigrazione della carpocapsa. Quanto esposto deve venir sperimentato nell’ambito di una prova pluriennale.

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