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Progetto FESR HEUMILCH ultimato: sviluppati metodi analitici per rilevare la presenza di insilati nella dieta delle bovine attraverso l’analisi chimica del loro latte

Martedì 15 marzo 2022 al Centro di Sperimentazione Laimburg ha avuto luogo l’evento finale del progetto FESR HEUMILCH, manifestazione ibrida trasmessa in diretta sul canale YouTube del Centro. Partner di progetto del Centro Laimburg sono stati la Libera Università di Bolzano e la Federazione Latterie Alto Adige, con la collaborazione del BRING – Consulenza per l’agricoltura montana. Scopo del progetto era lo sviluppo di un metodo analitico per certificare l’assenza di insilati (di mais e di erba) nella dieta delle lattifere, a garanzia della qualità e della autenticità del latte fieno dell’Alto Adige.

In diverse relazioni le collaboratrici ed i collaboratori di progetto hanno presentato i risultati - dai test di fermentazione all’analisi del latte fieno. © Centro di Sperimentazione Laimburg

Il settore lattiero-caseario è il motore economico dell’agricoltura montana dell’Alto Adige e assicura un reddito stabile a circa 5.000 famiglie. In questo contesto gioca un ruolo decisivo il latte fieno, prodotto in modo sostenibile e tradizionale. Il latte fieno deriva da mucche alimentate esclusivamente con cereali, leguminose, erba fresca o fieno e con un uso limitato di mangimi concentrati, che non supera il 25%. L’impiego di alimenti fermentati, quali ad esempio insilati di erba o mais e la somministrazione di mangimi OGM è vietata. Già da diversi anni il latte fieno riscuote grande successo sul mercato. Finora però era mancata la possibilità di dimostrarne scientificamente l’autenticità. Con il progetto HEUMILCH il Centro di Sperimentazione Laimburg ha pertanto sviluppato, in collaborazione con la Libera Università di Bolzano e la Federazione Latterie Alto Adige, un metodo per verificare la presenza di insilati nella dieta delle bovine, attraverso l’analisi degli acidi grassi ciclopropanici (CPFA) nel loro latte.
All’evento finale del progetto HEUMILCH le collaboratrici ed i collaboratori di progetto hanno presentato i risultati in diverse relazioni. Durante l’evento si è svolta una degustazione di latte fieno ed è stato presentato il video ufficiale di progetto, avvicinando ulteriormente i quasi 50 partecipanti al prodotto.
HEUMILCH è stato finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale FESR 2014–2020, “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”

Il latte fieno: un prodotto importante per l’Alto Adige e le sue montagne

"Il latte fieno offre la possibilità di praticare un'agricoltura sostenibile, liberandoci in parte dalla dipendenza nell’importazione dei mangimi. Questo latte ha inoltre un valore economico aggiunto, legato alla sua storia e alla tradizione. Lo sviluppo di un meccanismo di controllo per il latte fieno come garanzia, salvaguardia e segno di trasparenza è quindi molto importante. La crisi in Ucraina ci fa comprendere quanto siamo diventati dipendenti dalle importazioni di cibo e mangimi. La pressione dei prezzi sull’agricoltura montana è una conseguenza degli sviluppi globali ed è recentemente aumentata in modo significativo. Sosterrò questo settore nel miglior modo possibile", ha affermato l'Assessore provinciale all'Agricoltura Arnold Schuler nel suo video di benvenuto.
Il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg Michael Oberhuber ha sottolineato l'importanza che ha un nuovo prodotto come il latte fieno nel territorio montuoso dell’Alto Adige, meritevole di essere accompagnato in modo completo nel corso del suo sviluppo.
"La possibilità di determinare analiticamente la presenza di insilati nel latte apre la strada alla certificazione del latte fieno e protegge i consumatori dalle frodi", affermano con soddisfazione Matteo Scampicchio e Ksenia Morozova della Libera Università di Bolzano.
Grazie a questo lavoro, il latte fieno dell’Alto Adige diventa un prodotto che può garantire il suo successo economico e offrire più sicurezza ai consumatori. Inoltre, la produzione di latte fieno rafforza i masi di montagna dell'Alto Adige e permette uno sviluppo sostenibile e innovativo. Anche la responsabile di progetto Daniela Eisenstecken del Centro di Sperimentazione Laimburg ha espresso i suoi elogi per il progetto e la riuscita collaborazione, così come il presidente del BRING – Consulenza per l’agricoltura montana - Daniel Gasser e la direttrice della Federazione Latterie Alto Adige, Annemarie Kaser. La Federazione Latterie Alto Adige si è occupata del prelievo, dello stoccaggio, della distribuzione e della logistica dei campioni, nonché delle analisi di routine sui campioni di latte, mentre il BRING – Consulenza per l’agricoltura montana, ha fornito assistenza nel rilevamento delle aziende per il campionamento.

Determinazione della presenza di insilati nella dieta delle bovine grazie al marker chimico CPFA

Il latte fieno è simile al latte convenzionale in molti aspetti, ma differisce nella composizione degli acidi grassi e in alcuni marker chimici come l'acido grasso ciclopropanico, o CPFA in breve. Questo acido grasso si forma durante l'insilamento di erba e mais e si accumula nel latte. L'obiettivo del progetto era quindi quello di sviluppare un metodo analitico che potesse essere applicato direttamente al latte e rilevare la presenza di CPFA. Il metodo analitico per rilevare i CPFA nel latte si basa sulla gascromatografia accoppiata a uno spettrometro di massa. Si tratta di una tecnologia innovativa che può distinguere e caratterizzare anche le più piccole quantità di molecole negli alimenti. I ricercatori della Libera Università di Bolzano hanno anche effettuato analisi con un cosiddetto "naso elettronico".
I risultati del progetto congiunto mostrano che il latte delle bovine che non sono state alimentate con insilati non contiene CPFA. Diversamente, questo acido è rilevabile nel latte standard per la cui produzione le lattifere sono alimentate con insilati. "La concentrazione di CPFA nel latte è particolarmente alta se la bovina è stata alimentata con insilato di mais. In generale, tuttavia, il metodo analitico sviluppato può anche rilevare l'alimentazione di insilati di erba. Qui, però, la concentrazione di CPFA è inferiore a quella dell'insilato di mais", dice Elena Venir, responsabile del gruppo di lavoro Trasformazione dei Prodotti Ortofrutticoli al Centro di Sperimentazione Laimburg. Il metodo analitico sviluppato può quindi garantire che nessun mangime insilato proibito venga utilizzato per la produzione di latte fieno. Solo in pochi casi (circa il 7%) l'uso di insilati di erba nell'alimentazione non ha potuto essere rilevato nei campioni di latte. Il metodo di rilevamento del CPFA sviluppato nel progetto sarà in futuro offerto come analisi di routine al Centro di Sperimentazione Laimburg.

In evidenza: video ufficiale del progetto HEUMILCH e degustazione di latte fieno

Altri punti salienti dell'evento finale del progetto HEUMILCH sono stati la prima del video ufficiale del progetto la degustazione di latte fieno. Elisa Vanzo, responsabile del gruppo di lavoro Scienze Sensoriali presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, ha guidato la degustazione. Utilizzando un questionario CATA ("check-all-that-apply"), i partecipanti hanno valutato caratteristiche come l'aspetto, il gusto e la consistenza, nonché l'aroma del latte fieno. Combinando i singoli risultati l’obiettivo era quello di creare il profilo del latte fieno degustato. Durante questo test, i consumatori hanno rilevato in particolar modo caratteristiche quali "aspetto giallastro", "dolce", "grasso", "persistente" e "aromatico" nel gusto, così come un aroma che ricorda la vaniglia, l'erba, il fieno e il caramello.
Il video di progetto è disponibile al seguente link.

 

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