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Programma di miglioramento genetico del melo – il Centro di Sperimentazione Laimburg consegna i primi risultati ai frutticoltori altoatesini

da sinistra: Thomas Oberhofer, presidente VI.P; Georg Kössler, presidente VOG; Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg; l’Assessore all‘Agricoltura Arnold Schuler; Walter Guerra, pomologo e responsabile dell'I

Nella conferenza stampa di giovedì 4 aprile 2019, il Centro di Sperimentazione Laimburg ha informato sui risultati del proprio programma di miglioramento genetico del melo. Il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole Altoatesine VOG e l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta VI.P li faranno fruttare nei prossimi dieci anni.

Già dal 1997 il Centro di Sperimentazione Laimburg conduce un proprio programma di miglioramento genetico del melo, che fu iniziato dall’ex direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Hermann Mantinger, e da Reinhold Stainer, ex pomologo presso il Centro. Dopo oltre 20 anni di ricerche e sperimentazioni i risultati vengono finalmente consegnati nelle mani dei frutticoltori altoatesini. Attraverso una procedura di appalto pubblico è stata assegnata la licenza per i diritti di sfruttamento. I vincitori dell’appalto sono il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole Altoatesine VOG e l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta VI.P.

“Come Centro di Sperimentazione Laimburg e Amministrazione Provinciale non possiamo assumerci l’incarico della commercializzazione di nuove varietà di mela. Questo dev’essere affidato a dei partner professionali – afferma Arnold Schuler, Assessore all'Agricoltura, alle Foreste, al Turismo e alla Protezione civile e aggiunge – È stata quindi bandita una gara trasparente e con regole chiare. Sono lieto che non solo abbiamo trovato dei partner competenti per la commercializzazione, ma che si tratta anche di consorzi sudtirolesi, i quali utilizzeranno i risultati della ricerca a beneficio dell'industria frutticola locale.”

"La ricerca sulla mela è un settore importante presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. Con la nostra ricerca accompagniamo l'intero percorso della mela dalla sua coltivazione, attraverso lo stoccaggio fino alla tavola del consumatore", dichiara il direttore del Centro Laimburg, Michael Oberhuber. "Ciò che abbiamo già raggiunto con il nostro programma di miglioramento genetico del melo è certamente una delle pietre miliari più importanti nella storia del Centro". 

Una maratona, non uno sprint

Il lavoro di selezione inizia con l’impollinazione controllata, che avviene solitamente in questo periodo ogni anno. "Un programma di miglioramento genetico è una questione che si protrae per decenni e richiede molta cura, visione e perseveranza", spiega Walter Guerra, pomologo e responsabile dell'Istituto di Frutti- e Viticoltura del Centro di Sperimentazione Laimburg, nonché coordinatore del programma.

Il Centro Laimburg ha iniziato questo programma già nel 1997 e viene portato avanti oggi sia con metodi classici di impollinazione controllata, che in combinazione con metodi innovativi di diagnostica molecolare. Nel metodo classico dell’impollinazione controllata i singoli rami dell’albero parentale femminile in fase di fioritura vengono racchiusi in sacchetti di cotone per impedire il trasferimento di polline da parte degli insetti. I fiori dell’albero parentale maschile vengono raccolti e ne viene ricavato il polline per poi essere posato manualmente sui singoli fiori rimasti sull’albero. I semi dei frutti risultanti vengono seminati. Ogni nuova piantina è un ibrido e differisce nelle sue caratteristiche dai due alberi “originali” e dai suoi "fratelli". A rigor di termini, ogni piantina rappresenta una nuova varietà. I primi frutti di questi ibridi si ottengono dopo 5 anni, momento in cui inizia il vero lavoro di selezione. Attualmente vengono coltivati dai ricercatori oltre 15.000 diversi ibridi nei campi sperimentai del Centro Laimburg. Ogni varietà sperimentale viene confrontata con varietà esistenti che hanno successo sul mercato, valutandone l’aspetto esterno del frutto, il sapore — zucchero e grado di acidità, la succosità, la croccantezza e la conservabilità nel lungo periodo. Inoltre, vengono testate specifiche resistenze a fitopatologie come la ticchiolatura e l’oidio.

 

Una procedura di appalto pubblico innovativa

"Con questo Master License Agreement, ottenuto a seguito di un processo di appalto innovativo, siamo stati in grado di considerare sia l'interesse pubblico che gli aspetti finanziari.” Thomas Mathà, direttore dell’Agenzia provinciale per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici, ha accompagnato il settore amministrativo del Centro Laimburg, guidato da Sascha Aufderklamm, durante l’intero processo. "Questa è la prima procedura di appalto pubblico per l’affidamento di uno sfruttamento economico di questo tipo in Alto Adige", sottolinea Mathà. "Siamo lieti e orgogliosi che il processo sia stato eseguito correttamente e senza reclami". Alla conferenza stampa è stato firmato ufficialmente l'accordo di licenza tra il Centro di Sperimentazione Laimburg e i licenziatari VOG e VI.P.

 

I risultati a vantaggio dell'industria frutticola dell'Alto Adige

"Questo è un momento importante per tutti noi", hanno affermato i presidenti di VOG e VI.P, Georg Kössler e Thomas Oberhofer. "Come rappresentanti dei frutticoltori dell'Alto Adige, ci siamo impegnati a vincere questa gara ed è un vero piacere per noi oggi poter firmare il contratto con il Centro di Sperimentazione Laimburg. Ora abbiamo l'opportunità di sfruttare al meglio gli anni di lavoro di selezione eseguito dai ricercatori", sottolinea Georg Kössler.

Tuttavia, ci vorrà del tempo prima che i consumatori possano trovare nuove varietà di mele derivanti da questo programma di miglioramento genetico sugli scaffali. L'assortimento delle varietà di mele è soggetto a continui cambiamenti, poiché i desideri dei consumatori in termini di aspetto e gusto cambiano costantemente. Migliaia di nuove varietà vengono coltivate in tutto il mondo, ma solo poche alla fine avranno successo sul mercato. "I requisiti per una nuova varietà di successo sono molti – spiega il presidente di VI.P Thomas Oberhofer – deve infatti potersi distinguere marcatamente dalle altre varietà presenti sul mercato a livello di sapore, succosità, croccantezza, aspetto o altra caratteristica. Inoltre, è anche importante che sia resistente alle malattie per poter ridurre ulteriormente i trattamenti con fitofarmaci e promuovere così una produzione sostenibile. Ci affidiamo al lavoro di ricercatori del Centro Laimburg e siamo sicuri nei prossimi anni troveremo delle varietà adatte, a beneficio dei frutticoltori altoatesini", conclude Oberhofer.

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