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Incontro tecnico internazionale sulla Drosofila a Laimburg

Venerdì scorso, ricercatori e tecnici esperti della Drosophila suzukii provenienti dalla Francia, la Spagna e dall’Italia si sono incontrati presso il Centro di Sperimentazione Laimburg per scambiare informazioni sulle proprie esperienze e ricerche. Si è visto che il comportamento del fitofago varia in funzione del clima e dell’areale. Si lavora su tecniche di controllo alternative, come la cattura massale o l’impiego di insetti antagonisti.

La Drosofila suzukii rappresenta una sfida per l'agricoltura di tante regioni europee. Nasce da qui l'idea dell'incontro tecnico tenutosi venerdì 21 marzo presso Laimburg a Vadena. "Ci siamo scambiati informazioni riguardo ai risultati delle ricerche. Come mostrano i dati delle altre regioni, il parassita si adegua al clima e alle caratteristiche colturali delle singole regioni comportandosi in maniera diversa", racconta la dott.ssa Silvia Schmidt, l'esperta del Centro di Sperimentazione Laimburg ed organizzatrice dell'incontro. La Drosophila suzukii è un insetto invasivo proveniente dall'Asia orientale che si è sparso in Europa dal 2009 rappresentando una sfida soprattutto per la coltivazione di piccoli frutti e drupacee.

La Drosofila è capace di adattarsi
Durante l'incontro, gli scienziati hanno presentato le attuali conoscenze sulla dinamica della popolazione, la biologia ed il comportamento dell'insetto. I dati del monitoraggio in Francia, Spagna ed Italia mostrano che la Drosofila si comporta in modo diverso in ogni regione a seconda delle condizioni climatiche e del paesaggio agricolo che trova. Corrispondenza è stata trovata sul luogo di svernamento favorito che risulta essere l'ambiente boschivo. Questi risultati saranno correlati con dati climatici per ottenere approfondite conoscenze sulla strategia di svernamento dell' insetto.

Gli approcci per il contenimento del parassita
Per controllare l'insetto vengono seguite più strategie. Oltre alla cattura massale e l'impiego di reti si studia anche l'impiego di insetti antagonisti che parassitizzano  la  Drosofila. Mentre l'uso di insetticidi é efficace soltanto in presenza di basse densitá di popolazione, l'impiego di reti con fori di dimensioni molto piccole  da buoni risultati. "Le reti sono costose e in alcuni casi incidono sulla qualitá dei frutti soprattutto delle ciliegie, perché influiscono sul microclima", spiega la dott.ssa Schmidt. Una possibile alternativa potrebbe essere l'uso di insetti antagonisti  che si nutrono della Drosophila suzukii. Le specie indigene  attaccano peró anche altri insetti e attualmente  l'efficacia del metodo non è soddisfacenti e richiede ulteriori sviluppi.
L'analisi degli aromi di piccoli frutti ha intanto portato alla scoperta degli aromi preferiti dal parassita che potrebbero condurre allo sviluppo di nuove trappole attrattive da impiegare contro la Drosofila.
L'incontro di venerdì ha inoltre dato il via ad uno scambio continuo tra gli esperti, e la possibilitá  di sviluppare progetti congiunti di ricerca in materia.

La situazione in Alto Adige
Gli anni 2011, 2012 e 2013 hanno mostrato diversi livelli di infestazione con danni significativi nel 2011 e popolazioni più contenute nel 2012. Nel 2013, invece, con le misure d'igiene e l'accorciamento degli intervalli di raccolta si è riusciti a tenere sotto controllo la situazione. Anche i trattamenti fitosanitari con un insetticida biologico hanno  frenato il grado di infestazione.
Le ricerche sulla Drosofila presso il Centro di Sperimentazione Laimburg hanno portato alla luce che l'insetto è selettivo e predilige frutti come le more o i lamponi, mentre altri frutti come l'uva vengono colpiti soltanto in caso di mancanza dei frutti preferiti e in presenza di elevate densitá di popolazione.

Il Centro di Sperimentazione Laimburg in breve
Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l'istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell'agricoltura altoatesina per garantire la qualità dei prodotti agricoli.
Ogni anno, i 200 collaboratori del centro lavorano su 350 progetti e attività in tutti i campi dell'agricoltura altoatesina, dalla frutti- e viticoltura fino all'agricoltura montana. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato fondato nel 1975 a Vadena nella Bassa Atesina.

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