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Convegno sull’orticoltura: Laimburg esegue prove varietali degli ortaggi

Al convegno sull’orticoltura tenutosi oggi 1 marzo a Salern (Varna) Dr. Markus Hauser, esperto del Centro di Sperimentazione Laimburg, ha tenuto una relazione sulle prove varietali di cavolfiore e carciofo. Mentre il cavolfiore è ormai una costante dell’orticoltura della val Venosta, bisogna ancora approfondire le conoscenze sul carciofo. Le prime prove di coltivazione nel 2011 si sono comunque rivelate promettenti.

L’orticoltura ormai si è affermata come una delle nicchie più interessanti dell’agricoltura altoatesina. Oltre alle patate, anche il cavolfiore di produzione nostrana si è fatto conoscere quale prodotto di qualità. Fondamentale per i successi dei prodotti orticoli sono le prove varietali e di coltivazione dei ricercatori del Centro di Sperimentazione Laimburg che, dagli anni 70, eseguono le prove sperimentali sui campi presso Oris nella val Venosta.

Prove varietali del Centro Laimburg in val Venosta
“Nelle prove annue esaminiamo tra 20 a 25 singole varietà di cavolfiore all’idoneità coltivola in diverse epoche di impianto. Inoltre, raccogliamo dati sulla resa delle varietà e valutiamo la qualità delle verdure quali la forma, il colore, la compattezza e la grana per distinguere le varietà più adatte ai singoli periodi di coltura. Tutti questi dati sono poi inseriti nel nostro elenco delle varietà consigliate che è disponibile per gli agricoltori e le cooperative”, spiega il Dr. Markus Hauser che gestisce le prove di coltivazione a Oris. Prima di esprimere raccomandazioni, le varietà vengono sottoposti a severi esami che di norma durano tre anni.
Agricoltori e cooperative possono avvalersi dei consigli del Centro Laimburg che contengono tutte le informazioni utili per la scelta delle varietà più adatte. In più, approfittano delle conoscenze ottenute nelle prove di coltivazione che riguardano tra l’altro la protezione delle piante da parassiti e malattie.
L’orticoltura si è rivelata una nicchia di produzione di notevole successo per l’agricoltura altoatesina che il Centro Laimburg sta sviluppando coerentemente con più progetti, tra i quali il progetto UE Vegemont.

Il progetto UE Vegemont: carta delle aree di coltivazione idonee per diversi ortaggi
Mediante la combinazione di una gran mole di dati climatici e topografici si cercherà di sviluppare un modello matematico che valuti se un luogo è adatto alla coltivazione di diversi ortaggi. Inoltre saranno stimati i relativi periodi di raccolta delle verdure che verranno esaminati anche nella prassi agricola. Le prime prove di coltivazione saranno iniziati durante l’anno 2012. 

Attività di sperimentazione e prodotti di nicchia promettenti: carciofo
Sui campi sperimentali presso Oris sono coltivate altre 20 a 25 diversi ortaggi, tra i quali la carota, il sedano, la melanzana o il zucchino. Nel 2011, su suggerimento di un’impresa di Bressanone, è partita la prova di coltivazione di una varietà precoce di carciofo che si è dimostrata promettente. Ovviamente il carciofo non è un ortaggio tipico della nostra zona, ma la varietà in prova ha dato risultati positivi: “I carciofi hanno raggiunto un buon livello di maturazione e hanno trovato una notevole richiesta da parte dei consumatori”, racconta Hauser. Potrebbero diventare un prodotto di nicchia di rilievo soprattutto per la vendita diretta, l’esperto continua.
Un punto fisso delle attività a Oris dal 1995 sono le prove per l’agricoltura biologica. Un decimo dei campi disponibili è riservato a prove di coltivazione di ortaggi di produzione biologica.

Dati sulla produzione di verdure in Alto Adige
Nel 2010 in Alto Adige la superficie coltivata ad ortaggi è stata di 300 ettari. Sono state raccolte 12 mila tonnellate di verdura, fra i quali 6 mila tonnellate di patate seguite da 2.650 tonnellate di cavolfiori, 2.350 tonnellate di barbabietole, 435 tonnellate di radicchio e 166 tonnellate di insalate.

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